La traversata dei monti del Matese

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Durante questo trekking conoscerai il massiccio più importante dell’Appennino sannita, ricco di storia, arte e borghi. La natura attraversata da questo cammino è superlativa, fra boschi meravigliosi, grotte profondissime, panorami mozzafiato, ambienti rocciosi interessanti, cime appenniniche da raggiungere, valli profonde scavate da antichi ghiacciai e canyon suggestivi.

Durata: 5 giorni di cammino, 6 notti, 7 giorni comprensivi dei trasporti a/r.
Destinazione: da Piana dell’Olmo (Sepino) alla Basilica Minore dell’Addolorata (Castelpetroso).

Tipologia: percorso di media montagna.
Peculiarità: itinerante, storico-culturale, naturale, esperienziale ed enogastronomico.

Pernottamento: casolare del 1700, B&B, agriturismi, hotel e albergo diffuso.
Dove mangiare: ristoranti e agriturismi.
Grandezza del gruppo: 8-12 persone. Supplemento per piccoli gruppi fino a 4 persone.

Difficoltà: Difficile
Presenza di salite e discese faticose e di tratti in piano. In particolar modo nella tappa Campitello Matese-Roccamandolfi vi sono tratti molto impegnativi, che richiedono un’adeguata preparazione fisica e mentale. Ogni giorno i dislivelli totali si avvicinano o superano i 1000 metri, sia in salita, sia in discesa. Il trekking è accessibile a persone adeguatamente allenate e abituate alla camminata, alla montagna e, quindi, alle lunghe ascese e discese. Tuttavia, i sentieri non sono percorsi tecnici e non hanno necessità di materiale da alpinismo, ma solo da escursionismo. Il viaggio è a piedi ed è itinerante. Brevi sono gli spostamenti con mezzo motorizzato. I pernottamenti sono comodi.

Lunghezza del viaggio: 89 km.
Dislivello totale in salita: +4645 metri.
Dislivello totale in discesa: -4670 metri.

Interessanti sono i borghi che si incontrano e che si visitano. I villaggi sono piccoli e arroccati sulle prime salite della montagna: Guardiaregia, il suo centro storico e la forra del torrente Quirino; Roccamandolfi, con il castello diruto sulla sommità del colle, le storie sul brigantaggio e il suo bel centro storico.

Il cammino è caratterizzato dall’ascesa ad alcune delle diverse cime dei Monti del Matese. Il Monte Mutria (1823 metri s.l.m.) si caratterizza per la presenza di lussureggianti boschi, versanti scoscesi e rocciosi, una linea di cresta molto panoramica e un’ampia vetta separata da diverse groppe con piccole rocce affioranti. La Gallinola (1923 metri s.l.m.) è l’altra cima del viaggio e si contraddistingue per essere un monte roccioso e privo di vegetazione arborea, soprattutto nella parte più elevata, con un’estesa ed elegante cresta. Infine, il Monte Miletto (2050 metri s.l.m.), che è la sommità più elevata del Matese e svetta maestoso, con aspetto austero. Da tutte le cime si possono vedere contemporaneamente i mari Adriatico e Tirreno.

Nei momenti di riposo, si incontrano persone significative, che raccontano il Molise e le sue tradizioni.

I Monti del Matese sono una montagna con tante testimonianze storico-culturali. Nel cammino si visitano le aree archeologiche di Saepinum (città romana), di San Pietro di Cantoni (tempio sannita e chiesa medievale), del Conventino (convento francescano) e di Saipins (villaggio sannita). Si incontra un testimone di innumerevoli transumanze, il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, si visita il luogo delle apparizioni (avvenute nel 1888) della Madonna Addolorata e del Cristo Morto a due pastorelle e si ammira il bellissimo santuario neogotico della Basilica Minore di Castelpetroso. Infine, numerose sono le frequentazioni della montagna nelle diverse epoche storiche: a spiccare in particolar modo è il fenomeno del brigantaggio.

Il viaggio è arricchito dall’ottima cucina tradizionale del Molise e dalle sue eccellenti bevande. Prodotti tipici e piatti tradizionali, spesso fatti a mano e all’antica maniera, allietano le serate dei camminatori. Si gustano formaggi come il caciocavallo, il pecorino, la burrata, la manteca e altri; salumi come la soppressata, la ventricina, il capocollo, la ventresca arrotolata, ecc.; verdure e legumi locali e di stagione. Si possono bere il vino bianco Moscato e il vino rosso Tintilia.

A dare risalto all’altissima qualità naturalistica di questo cammino è la Riserva Naturale di Guardiaregia-Campochiaro, che dà vita alla seconda oasi italiana per estensione del WWF (3135 ettari). In quest’area protetta si possono conoscere gli accessi di due fra le grotte più profonde della penisola: Pozzo della Neve e Cul di Bove. Inoltre, notevole è il versante di Roccamandolfi di Monte Miletto, imponente e selvaggio, che fino ai 1200 metri fa vedere i notevoli segni dell’erosione dei ghiacci, fra ripide valli, canaloni, rocce a strapiombo, circhi glaciali, morene e pietraie. Il viaggio acquista ulteriore bellezza quando si attraversa la forra del torrente Callora.

turismo esperienziale molise mucca

Programma

Giorno 1

Arrivo a Bojano e incontro con la guida.
Trasferimento con mezzo motorizzato a Piana dell’Olmo (Sepino).
Sistemazione nelle camere e spiegazione del viaggio.
Cena in casolare del 1700 e conoscenza della famiglia.
Il pernottamento sarà nella stessa struttura, in camere doppie con bagno privato.
Dopo l’esaurimento dei posti, c’è la possibilità di dormire presso un agriturismo o in alcuni B&B nei paesi vicini, in camere doppie con bagno privato.

Giorno 2

Dopo la colazione, inizio dell’escursione da Piana dell’Olmo (Sepino) a Guardiaregia.
Pranzo al sacco.
Cena in agriturismo.
Pernotto in diversi B&B, in camere doppie con bagno privato.
Dopo esaurimento posti nei B&B, in agriturismo, in camere doppie con bagno privato.

Giornata all’insegna dell’archeologia e della storia.

Dalla struttura ricettiva si raggiunge il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela e ci si incammina verso la città romana di Saepinum, per poi passare al tempio/chiesa medievale di San Pietro di Cantoni, al Conventino (convento francescano) e arrivare al villaggio sannita di Saipins. Oltrepassato l’ultimo scavo, si sale verso il casolare montano chiamato Casino Albanese. Da qui giù fino al borgo di Guardiaregia, fra ampie vedute sulla sottostante piana di Bojano.

Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 6 ore e mezzo (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 19 km.
Dislivello totale in salita: +720 metri.
Dislivello totale in discesa: -720 metri.
Livello di difficoltà: medio-facile.

Giorno 3

Dopo la colazione, inizio dell’escursione da Guardiaregia a Sella del Perrone (Guardiaregia).
Pranzo al sacco.
A fine escursione, trasferimento con mezzo motorizzato all’agriturismo per il riposo.
Cena in agriturismo.
Pernotto in agriturismo, in camere doppie con bagno privato.

Si entra nella Riserva regionale di Guardiaregia-Campochiaro, nonché oasi WWF, e si ammira prima la forra del torrente Quirino e, poi, i monumentali faggi dei “Tre Frati”. Poi si continua a salire, inerpicandosi prima su Monte Palumbaro (1552 metri s.l.m.), contraddistinto da una cima rocciosa e per la bella vista sulla valle del borgo di Pietraroja, e in seguito su Monte Mutria. Raggiunta la vetta, si ridiscende sul versante opposto fino alla Sella del Perrone, fra la faggeta “nana”, ampi slarghi sul bel Lago del Matese e panoramiche sul Mutria stesso.

Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 7 ore (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 19 km.
Dislivello totale in salita: +1270 metri.
Dislivello totale in discesa: -810 metri.
Livello di difficoltà: medio-difficile.

Giorno 4

Dopo la colazione, trasferimento con mezzo motorizzato dall’agriturismo a Sella del Perrone (Guardiaregia).
Inizio dell’escursione da Sella del Perrone (Guardiaregia) a Campitello Matese (San Massimo).
Pranzo al sacco.
Cena in ristorante.
Pernotto in diversi alberghi, in camere doppie con bagno privato.

Da Sella del Perrone si percorre il sentiero che porta agli accessi delle grotte di Cul di Bove prima e poi di Pozzo della Neve II e Pozzo della Neve. Successivamente si cammina fino a Sogliette degli Abeti, per giungere in seguito in località Piano della Corte. Da qui si inizia a salire fin sulla cima de La Gallinola (1923 metri s.l.m.). Arrivati in vetta si scende sull’altro versante e si arriva a Campitello Matese.

Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 5 ore e mezza (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 17.5 km.
Dislivello totale in salita: +945 metri.
Dislivello totale in discesa: -780 metri.
Livello di difficoltà: medio-difficile.

Giorno 5

Dopo la colazione, inizio dell’escursione da Campitello Matese (San Massimo) a Roccamandolfi.
Pranzo al sacco.
Cena in ristorante.
Pernotto in albergo, in camere doppie con bagno privato.

Dopo esaurimento posti in albergo, in B&B, in camere doppie con bagno privato.

Da Campitello Matese si sale fin sulla cima di Monte Miletto. Una volta giunti in vetta, si scende fin verso Roccamandolfi, tramite la spettacolare e impegnativa valle del Fondacone, ove l’erosione ha dato vita a due speroni rocciosi molto caratteristici: i Campanarielli (dalla forma di piccole campane). Si presta a dar valore al posto il bosco circostante i due picchi.

Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 6 ore e mezza (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 16 km.
Dislivello totale in salita: +760 metri.
Dislivello totale in discesa: -1380 metri.
Livello di difficoltà: difficile.

Giorno 6

Dopo la colazione, inizio dell’escursione da Roccamandolfi alla Basilica Minore dell’Addolorata (Castelpetroso).
Pranzo al sacco.
A fine escursione, trasferimento con mezzo motorizzato ad Isernia per il riposo.
Cena in ristorante.
Pernotto in albergo diffuso, in camere doppie con bagno privato.

Dopo esaurimento posti nell’albergo diffuso, in B&B, in camere doppie con bagno privato.

Da Roccamandolfi si attraversa la forra del torrente Callora, caratterizzata da cascate e pozze. Superato il corso d’acqua, si aggirano le due montagne Colle di Mezzo e La Difenzola su comoda carrareccia. In seguito si passa sotto Monte Patalecchia (1400 metri s.l.m.) e si arriva sul luogo delle apparizioni della Beata Vergine e del Cristo Morto, per poi proseguire in discesa fino al sottostante santuario neogotico dedicato alla Madonna.

Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 6 ore (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 17.5 km.
Dislivello totale in salita: +950 metri.
Dislivello totale in discesa: -980 metri.
Livello di difficoltà: medio-difficile.

Giorno 7

Tempo di saluti e ripartenza per le proprie case. Dopo la colazione, visita della città di Isernia e dell’importante area archeologica del Paleolitico “La Pineta”, risalente a 700.000 anni fa. A seguire, trasferimento alla stazione dei treni o degli autobus.

Scrivi a info@molisetrekking.com per avere informazioni su prezzo a persona, prenotazioni e per concordare una data.

Gruppi da 8 a 12 partecipanti. Supplemento per piccoli gruppi fino a 4 persone.

La quota comprende
  • organizzazione del viaggio;
  • guida ambientale escursionistica AIGAE;
  • colazioni, pranzi al sacco (panino, frutto, bottiglia di acqua da mezzolitro) e cene;
  • assicurazione;
  • pernottamenti in camera doppia con bagno privato.
La quota non comprende:
  • viaggio verso il Molise e ritorno;
  • pernottamento in camera singola;
  • le bevande e gli extra durante le cene;
  • trasporto privato con mezzo motorizzato, lì dove necessario e secondo il programma;
  • trasporto bagagli nei sette (7) giorni di permanenza in Molise;
  • quanto non espressamente indicato.

Ultimi consigli e informazioni prima di partire…

Specifiche: Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, a cause di forza maggiore, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori.

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