Nel cuore del Molise

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Trekking prettamente naturalistico, ma non solo, dove La Montagnola Molisana offre uno spettacolo eterogeneo e affascinante. Le valli e le dorsali si alternano tra ampi pascoli, formazioni rocciose, piccoli e grandi laghi, grossi boschi con esemplari di vetusti faggi e numerosi fenomeni carsici. Ancora oggi si possono trovare mandrie di bovini e cavalli allo stato brado, che pascolano liberamente fra gli stazzi e le tante piccole pozze d’acqua, oltre che animali selvatici di ogni tipo.

Durata: 5 giorni di cammino, 6 notti, 7 giorni comprensivi dei trasporti a/r.
Destinazione: da Carpinone a Sessano del Molise.

Tipologia: percorso di media montagna.
Peculiarità: itinerante, storico-culturale, naturale, esperienziale ed enogastronomico.

Pernottamento: albergo diffuso, agriturismo, B&B.
Dove mangiare: ristoranti, agriturismi e trattoria.
Grandezza del gruppo: 8-12 persone. Supplemento per piccoli gruppi fino a 4 persone.

Difficoltà: Difficile
Presenza di buone salite e discese e di tratti in piano. Quasi ogni giorno i dislivelli totali giornalieri si avvicinano o superano i 1000 metri, sia in salita, sia in discesa. Il trekking è accessibile a tutti, anche se occorre essere allenati alla camminata e alla montagna. I sentieri non sono percorsi tecnici e non presentano particolari difficoltà. Il viaggio è a piedi ed è itinerante. Brevi sono gli spostamenti con mezzo motorizzato. I pernottamenti sono comodi.

Lunghezza del viaggio: 97 km.
Dislivello totale in salita: +5160 metri.
Dislivello totale in discesa: -5025 metri.

Suggestive atmosfere nei centri storici di Isernia, Carpinone, Macchiagodena, Frosolone, Acquevive, Civitanova del Sannio e Sessano del Molise, con i loro esempi di bellezza artistica con castelli, palazzi, chiese, fontane, croci viarie, giardini e altro.

Diverse sono le testimonianze della storia in questo viaggio. A volte piccole, a volte più significative. In assoluto, la maggiore è il sito archeologico de La Pineta di Isernia. Qui, 700.000 mila anni fa, l’Homo erectus ha vissuto, bonificando l’area con resti di animali ora estinti nel Vecchio Continente (ippopotami, elefanti, ecc.). Seppur molto piccola rispetto a Isernia, altra presenza relativa al Paleolitico medio e al Neolitico antico la si può trovare nei pressi del lago di Civitanova e su alcune cime di questa montagna.
Poi, è possibile conoscere le testimonianze della popolazione italica dei Sanniti: le mura ciclopiche in località Colle Le Case e la Civita (Civitanova del Sannio) e in località Civitelle e Castellone (Frosolone) e il tempietto italico in località Colle San Martino (Frosolone).
Infine, interessanti sono il settecentesco eremo di Sant’Egidio, alcuni piccoli tholoi, la “casa museo” realizzata dal pastore Pasquale Paolucci (1892-1981) e le neviere del piccolo canyon de La Cundra.

I grandi boschi rigogliosi de “La Montagnola Molisana”, sui versanti di Carpinone, Civitanova del Sannio e Sessano del Molise, oltre a quelli di Monte Marchetta e Colle dell’Orso. I vasti pascoli d’altura, i diversi laghi, alcuni piccoli canyon, le numerose e diversificate formazioni rocciose, oltre agli ampi panorami. La diversità di ambienti, di flora e di fauna ha fatto sì che l’intera montagna sia compresa nell’omonimo Sito di Importanza Comunitaria della rete europea Natura 2000 e che il comune di Frosolone ricevesse la bandiera arancione del Touring Club Italia.

Il viaggio è arricchito dall’ottima cucina tradizionale del Molise e dalle sue eccellenti bevande. Prodotti tipici e piatti tradizionali, spesso fatti a mano e all’antica maniera, allietano le serate dei camminatori. Si gustano formaggi come il caciocavallo, il pecorino, la burrata, la manteca e altri; salumi come la soppressata, la ventricina, il capicollo, la ventresca arrotolata, ecc.; vegetali e legumi locali e di stagione. Si possono bere il vino bianco Moscato e il vino rosso Tintilia.

Nei momenti di riposo, si incontrano persone significative, che raccontano il Molise e le sue tradizioni. Inoltre, si possono visitare alcune botteghe artigianali che forgiano coltelli e forbici, oltre a un agriturismo che produce prodotti a “km zero”.

La Montagnola Molisana ha una forma a cupola appiattita, rotta a gradini da molte faglie. Lì dove affiorano le rocce calcaree, l’andamento morfologico è aspro, con versanti ripidi. Dove l’argilla e le marne la fanno da padrone, si trovano rilievi collinari dolci. Tutto ciò crea un complesso paesaggio, fatto di estese vallate a dolci pendenze, interrotte da costoni di roccia a pareti quasi verticali. Questi ambienti sono il frutto di lunghissimi processi erosivi e di antichissime attività tettoniche.

Il carsismo trova massima espressione sulla Montagnola Molisana. Nei pressi della cima de La Montagnola è possibile vedere dei Karrenfelde, solchi simili a quelli tracciati dalle ruote dei carri. Vistosi Rillenkarren, solchi paralleli separati tra loro da sottili creste aguzze, si ammirano vicino al lago di Carpinone. Complessi maturi e di notevole bellezza di Karren si possono vedere nel piccolo canyon de La Cundra. Molto suggestivo è il polje su cui si forma il lago effimero di Civitanova.

Trekking Molise museo casa pastore frosolone

Programma

Giorno 1

Arrivo a Isernia e incontro con la guida.
Sistemazione nelle camere e spiegazione del viaggio.
Cena in ristorante.
Pernotto in albergo diffuso, in camere doppie con bagno privato.
Dopo esaurimento posti nell’albergo diffuso, in B&B, in camere doppie con bagno privato.

Giorno 2

Dopo la colazione, trasferimento con mezzo motorizzato a Carpinone e inizio dell’escursione fino a Macchiagodena.
Pranzo al sacco.
Cena in agriturismo.
Pernotto in agriturismo, in camere doppie con bagno privato.

Dal borgo di Carpinone, dominato dal castello Caldora, si scende nell’affascinante forra del fiume Carpino, dove si ammirano formazioni rocciose e cascate. Usciti dal paese, si percorre un bel sentiero nel bosco e, in seguito, si arriva a Castelpetroso. Da qui si sale sui monti Colle Pezzo della Stella (1148 metri s.l.m.) e Colle della Macchia (1165 metri s.l.m.), dai quali si può osservare il lavoro dell’uomo sul territorio: i terrazzamenti atti all’agricoltura e gli stazzi in pietra a secco per il ricovero dei pastori. Una volta superate queste due montagne, si attraversa il vallone Vallefredda e si scende verso il borgo di Macchiagodena, dove si ammira il castello e il resto del centro storico. Infine, si cammina fino al luogo di riposo.

Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 6 ore (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 22 km.
Dislivello totale in salita: +1290 metri.
Dislivello totale in discesa: -1160 metri.
Livello di difficoltà: medio-difficile.

Giorno 3

Dopo la colazione, inizio dell’escursione da Macchiagodena a Frosolone.
Pranzo al sacco.
Cena in trattoria.
Pernotto in B&B, in camere doppie con bagno privato.
Dopo esaurimento posti nel B&B, in albergo diffuso, in camere doppie con bagno privato.

Dall’agriturismo si raggiunge una bella mulattiera, che sale fin quasi su Colle Monaciello (1286 metri s.l.m.). Man mano che si ascende, il panorama sul massiccio appenninico del Matese, sul borgo di Macchiagodena e sulla sottostante piana di Bojano acquista valore e ampiezza. Lungo la salita si possono vedere la piccola chiesa di Santa Maria Palestina e alcuni manufatti pastorali in pietra a secco. Alle quote più alte, su continui saliscendi fra dolci cime, valli accentuate coperte da rimboschimenti, piccole pareti rocciose, numerose pale eoliche, un bel e grande fontanile, si arriva al rifugio pastorale Vallefredda. Lasciatasi alle spalle la massiccia costruzione, ci si inerpica fino alla località Acqua Spruzza, si cammina vicino al laghetto Pesco la Messa, si sale nei pressi delle formazioni rocciose di Monte Pesco La Messa (1383 metri s.l.m.) e si arriva alla piccola cappella dell’Addolorata, posta su Colle Confalone (1348 metri s.l.m.). Da qui, su una traccia evidente e poi su strada asfaltata, si scende al paese di Frosolone.

Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 4.5 ore (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 12 km.
Dislivello totale in salita: +700 metri.
Dislivello totale in discesa: -640 metri.
Livello di difficoltà: media.

Giorno 4

Dopo la colazione, inizio dell’escursione da Frosolone ad Acquevive.
Pranzo al sacco.
Cena in agriturismo.
Pernotto in B&B, in camere doppie con bagno privato.

Da Frosolone si sale verso l’eremo di Sant’Egidio e poi al lago delle Cannavine e al bosco della Grisciata, fin su Monte Marchetta (1376 metri s.l.m.), dal quale si ammirano le colline del Molise centrale. Attraversando il parco eolico di Acquaspruzza e il Piano Santa Maria, ora è il turno dell’affaccio sul Molise occidentale. Con una breve discesa si raggiunge il lago di Carpinone e poi si sale sul monte Colle dell’Orso (1393 metri s.l.m.). Da qui si va verso il lago dei Castrati e di nuovo all’eremo settecentesco. In seguito, si visita la casa museo del pastore Pasquale Paolucci, si passa accanto alla grande fontana Sant’Onofrio e si arriva a costeggiare la lunga parete rocciosa della Morgia Quadra. Superata la suggestiva parete rocciosa su un sentiero un po’ impegnativo, si arriva su comoda sterrata ad Acquevive (frazione di Frosolone). Tanti sono gli animali allo stato brado che si possono incontrare in questa tappa.

Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 6.5 ore (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 20 km.
Dislivello totale in salita: +630 metri.
Dislivello totale in discesa: -685 metri.
Livello di difficoltà: medio-difficile.

Giorno 5

Dopo la colazione, inizio dell’escursione da Acquevive a Civitanova del Sannio.
Pranzo al sacco.
Cena in ristorante.
Pernotto in diversi B&B, in camere doppie con bagno privato.

Da Acquevive si sale su un vecchio sentiero, passando per l’abbeveratoio di fonte Calcare. Terminata la pista, la salita prosegue fra prati e cespugli fino a raggiungere un’ampia traccia prima sterrata e poi brecciata, poco sopra una grossa stalla. In un contesto di prati, rocce, cime e panorami si scende su ampia carrareccia al lago dei Castrati e da qui si cammina a ridosso delle Morgie Molise. Giunti alla fonte dei Frati, si inizia a camminare in una meravigliosa e rigogliosa faggeta verso il suggestivo pianoro che ospita il lago di Civitanova. Successivamente, si sale sulla cima più alta de La Montagnola Molisana, La Montagnola (1421 metri s.l.m.), per poi scendere, attraverso prati, boschi di faggi, canyon e “balconi” panoramici sull’intero Alto Molise, fino al Regio Tratturo Castel di Sangro-Lucera e il sottostante paese di Civitanova del Sannio.

Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 7.5 ore (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 24 km.
Dislivello totale in salita: +1300 metri.
Dislivello totale in discesa: -1450 metri.
Livello di difficoltà: difficile.

Giorno 6

Dopo la colazione, inizio dell’escursione da Civitanova del Sannio a Sessano del Molise.
Pranzo al sacco.
Trasferimento con mezzo motorizzato a Isernia.
Cena in ristorante.
Pernotto in albergo diffuso, in camere doppie con bagno privato.
Dopo esaurimento posti nell’albergo diffuso, in B&B, in camere doppie con bagno privato.

Da Civitanova del Sannio si ripercorre il tratto iniziale del sentiero “Frassati”, camminando sul Regio Tratturo Castel di Sangro-Lucera. A un piccolo valico si devia per salire sul colle la Civita e conoscere ciò che resta di una fortezza militare sannita (IV-III secolo a.C.). Dove si lascia il Regio Tratturo è anche possibile ammirare un termine lapideo relativo al percorso della transumanza. Ripreso il sentiero del C.A.I., si prosegue su un tratto di strada asfaltata, per poi allontanarsene per incontrare ben quattro tholoi. Tornando sul sentiero “Frassati”, l’ultimo tratto giornaliero è su una bella e ampia traccia. Abbandonato il percorso dedicato al religioso, ci si immerge in una bellissima faggeta, dove il tragitto sale dolce e ampio, fra alcuni massi erratici e notevoli alberi. Poco prima di uscire dal bosco, si visitano le mura di un’altra fortificazione sannita (IV-III secolo a.C.), in località Colle le Case. In seguito, si passa accanto al piccolo rifugio Valle Banca e poi si raggiunge il pianoro del Guado dei Monti, a valle del lago di Civitanova. Da qui, su strada interpoderale, si scende al borgo di Sessano del Molise.

Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 5.5 ore (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 19 km.
Dislivello totale in salita: +1240 metri.
Dislivello totale in discesa: -1090 metri.
Livello di difficoltà: medio.

Giorno 7

Tempo di saluti e ripartenza per le proprie case.
Dopo la colazione, visita della città di Isernia e dell’importante area archeologica del Paleolitico “La Pineta”, risalente a 700.000 anni fa.
A seguire, trasferimento alla stazione dei treni o degli autobus.

Scrivi a info@molisetrekking.com per avere informazioni su prezzo a persona, prenotazioni e per concordare una data.

Gruppi da 8 a 12 partecipanti. Supplemento per piccoli gruppi fino a 4 persone.

La quota comprende
  • organizzazione del viaggio;
  • guida ambientale escursionistica AIGAE;
  • colazioni, pranzi al sacco (panino, frutto e bottiglia d’acqua da mezzolitro) e cene;
  • assicurazione e contratto di viaggio;
  • pernottamenti in camera doppia con bagno privato;
  • biglietto ingresso area archeologica “La Pineta” di Isernia;
  • trasporto bagagli nei sette (7) giorni di permanenza in Molise;
  • trasporto privato con mezzo motorizzato, lì dove necessario e secondo il programma.
La quota non comprende:
  • viaggio verso il Molise e ritorno;
  • pernottamento in camera singola;
  • le bevande e gli extra durante le cene;
  • trasporto privato in ulteriore mezzo motorizzato, lì dove necessario e secondo il programma, se il gruppo è superiore a otto (8) ospiti;
  • quanto non espressamente indicato.

Ultimi consigli e informazioni prima di partire…

Specifiche: Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, a cause di forza maggiore, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori.

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