Il viaggio “Nel P.N.A.L.M. in inverno” dà la possibilità di vivere una vacanza dall’alto contenuto naturalistico, oltre che storico-culturale. Ospitati in un agriturismo, ci si sposta per diverse ciaspolate su alcuni dei più bei sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Giorno 1
Arrivo a Isernia e incontro con la guida.
Trasferimento con mezzo motorizzato ad Alfedena.
Sistemazione nelle camere e spiegazione del viaggio.
Cena in agriturismo.
Pernotto in agriturismo, in camera doppia con bagno privato.
Giorno 2
Dopo la colazione, trasferimento privato con mezzo motorizzato al Pianoro Le Forme e inizio dell’escursione fino al Passo dei Monaci.
Pranzo al sacco.
Trasferimento privato con mezzo motorizzato all’agriturismo per il riposo.
Cena in agriturismo.
Pernotto in agriturismo, in camere doppie con bagno privato.
Se sarà presente la neve, l’escursione sarà fatta con le racchette da neve.
Situato in uno scenario naturale davvero notevole e silenzioso, il pianoro le Forme è un altopiano circondato da monti e boschi. Attraversatolo, si sale sul versante montuoso tramite il bel bosco di faggi della Val Pagana. Una volta usciti dalla foresta, la vista è veramente suggestiva, inglobando Monte la Meta (2232 metri s.l.m.), la Metuccia (2102 metri s.l.m.) e Monte a Mare (2160 metri s.l.m.). Arrivati sul Passo dei Monaci (1967 metri s.l.m.), luogo di passaggio per i monaci benedettini per andare e tornare fra i monasteri di Montecassino e San Vincenzo al Volturno, il panorama acquista ulteriore valore, aprendosi anche sul versante laziale e sul Monte Tartaro (2190 metri s.l.m.).
Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 6 ore (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 11 km.
Dislivello totale in salita: +510 metri.
Dislivello totale in discesa: -510 metri.
Livello di difficoltà: media-difficile.
Giorno 3
Dopo la colazione, trasferimento privato con mezzo motorizzato a Castelnuovo al Volturno e inizio dell’escursione fino a Monte Marrone.
Pranzo al sacco.
Trasferimento privato con mezzo motorizzato all’agriturismo per il riposo.
Cena in agriturismo.
Pernotto in agriturismo, in camere doppie con bagno privato.
Se sarà presente la neve, l’escursione sarà fatta con le racchette da neve.
Il sentiero per Monte Marrone risale la Valle Viata, snodandosi in un bel bosco di faggi. Usciti dalla selva, si apre il piano la Ferruccia, sottoposto a Monte Marrone (1805 metri s.l.m.), Monte Ferruccia (2005 metri s.l.m.) e Monte Mare (2020 metri s.l.m.), che si attraversa fino a raggiungere un vecchio stazzo diroccato. Tornati indietro si sale sulla cima di Monte Marrone: qui la vista è incantevole. In seguito si scende al capanno che ospitò un pittore francese, Charles Moulin, che visse su queste montagne una buona parte della sua vita. L’escursione è arricchita dalla lettura delle lettere dei condannati a morte della Resistenza Italiana, che prese il via da questi luoghi, e dai racconti sulle battaglie del Corpo di Liberazione Italiano, che si sono svolte su queste montagne nel marzo del 1944, oltre che dalla vita dell’artista transalpino. Inoltre, alla fine della giornata escursionistica, si visita il borgo fantasma di Rocchetta Alta.
Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 6 ore (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 11 km.
Dislivello totale in salita: +810 metri.
Dislivello totale in discesa: -810 metri.
Livello di difficoltà: media-difficile.
Giorno 4
Dopo la colazione, trasferimento privato con mezzo motorizzato a Montenero Valcocchiara e inizio dell’escursione al Pantano della Zittola-Feudo Valcocchiara.
Pranzo al bar.
Trasferimento privato con mezzo motorizzato a Castel del Giudice e poi all’agriturismo per il riposo.
Cena in agriturismo.
Pernotto in agriturismo, in camere doppie con bagno privato.
Se sarà presente la neve, l’escursione sarà fatta con le racchette da neve.
Al mattino breve escursione al Pantano della Zittola, a Montenero Valcocchiara, che è una fra le più grandi zone umide appenniniche del centro-sud Italia, caratterizzata da diversi habitat: prateria, palude, torbiera, bosco con aree carsiche e un torrente. Tali ambienti acquatici permettono la sosta di diversi uccelli e la presenza di molti animali al pascolo, fra cui un cavallo autoctono: quello pentro. La vasta estensione dell’area, connessa ai rilevanti aspetti naturalistici e paesaggistici, rende quest’ambiente paludoso di particolare pregio e rarità.
Dopo l’incontro con un allevatore di cavalli e il pranzo, ci si trasferisce a Castel del Giudice, altro piccolo borgo del Molise, per conoscere due realtà sociali: una cooperativa agricola e una turistica. Entrambe lavorano per il e sul territorio contro uno dei mali più grandi del Molise, lo spopolamento.
Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 1 ora (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 4 km.
Dislivello totale in salita: +100 metri.
Dislivello totale in discesa: -100 metri.
Livello di difficoltà: facile.
Giorno 5
Dopo la colazione, trasferimento privato con mezzo motorizzato a Castel San Vincenzo e inizio dell’escursione per la Valle di Mezzo e l’eremo di San Michele a Foce fino a Pizzone e Castel San Vincenzo.
Pranzo al sacco.
Trasferimento privato con mezzo motorizzato all’agriturismo per il riposo.
Cena in agriturismo.
Pernotto in agriturismo, in camere doppie con bagno privato.
Se sarà presente la neve, l’escursione sarà fatta con le racchette da neve.
Dal paese di Castel San Vincenzo, si entra nella gola della Foce, fra slarghi sul lago di Castel San Vincenzo e le Mainarde. Si sale all’eremo di San Michele a Foce, luogo sacro di grande suggestione, incastonato nella parete rocciosa. Ridiscesi nel fondovalle, si sale nel bosco di faggi, per arrivare al Casone del Medico. Da qui si scende al paese di Pizzone e poi di nuovo a Castel San Vincenzo.
Caratteristiche tecniche della tappa
Durata: 5 ore (escluse le soste).
Lunghezza della tappa: 15.5 km.
Dislivello totale in salita: +380 metri.
Dislivello totale in discesa: -380 metri.
Livello di difficoltà: media.
Giorno 6
Tempo di saluti e ripartenza per le proprie case.
Dopo la colazione, trasferimento con mezzo motorizzato all’area archeologica di san Vincenzo al Volturno a Rocchetta a Volturno.
Dopo la visita, trasferimento con mezzo motorizzato alla stazione dei treni o degli autobus di Isernia.
La comunità monastica benedettina di San Vincenzo al Volturno è fra le più importanti testimonianze archeologiche dell’alto Medioevo. Il monastero rientra fra i più potenti d’Europa nei secoli VIII e IX. Ad oggi, San Vincenzo al Volturno è una vera perla del patrimonio artistico-archeologico d’Italia. Fra i vari ambienti visitabili dell’antico cenobio, da sottolineare è la cripta dell’abate Epifanio, con rari esempi di affreschi altomedievali. Un vero gioiello, da gustare lentamente.
Scrivi a info@molisetrekking.com per avere informazioni su prezzo a persona, prenotazioni e per concordare una data.
Gruppi da 8 a 12 partecipanti. Supplemento per piccoli gruppi fino a 4 persone.